- Vuoi esplorare Cape Town?
- Quali sono le cose da visitare a Cape Town dal punto di vista del turismo?
- Quali sono le attività del tempo libero a Cape Town?
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Il centro
A Cape Town ci sono varie zone dove la vita di strada è presente, con caffè e ristoranti, centri commerciali e mercatini.
Long Street è nota per i negozi, bar/ristoranti, e locali notturni. Nei negozi troverai fra le altre cose: libri nuovi e usati, antiquariato, oggetti di arte africana, e una concentrazione di negozi di vestiti di moda giovane prodotta localmente.
I locali notturni vanno dai bar dotati di terrazze con vista, ai pub e alle discoteche, e tutte le sere si riempiono di un pubblico vario. Periodi più affollati per la vita notturna a Cape Town: estate sudafricana e seconda metà della settimana.
Green Market Square, St George’s Mall e Church Street sono zone pedonali con bancarelle all’aperto che vendono oggetti di arte africana (borse, ornamenti, tessuti, ecc) e vestiti prodotti localmente. Church Street ha delle bancarelle di oggetti di secondamano e anticaglie. Tutte queste strade hanno bar e ristoranti con i tavolini all’aperto.
I Company’s Gardens sono dei giardini pubblici, noti per il viale bordato di querce dove si può dare da mangiare agli scoiattoli addomesticati, e per i musei che vi si trovano: Slave Lodge, il South African Museum, il planetario e la National Gallery che è la mia preferita (vedi la pagina sugli eventi culturali per maggiori informazioni).
Curiosità: i giardini erano originariamente (nel ‘600) un orto per rifornire le navi della Compagnia Olandese delle Indie Orientali di passaggio al Capo. Presto però il passaggio di navi diventò tale che vennero create tenute agricole e vinicole tutt’intorno a Cape Town.
La Grand Parade è il luogo noto per il raduno della folla che salutò la prima apparizione di Mandela liberato il 12 febbraio 1990, vicino alla quale si trova il fortino di Cape Town, o Castle of Good Hope, dove si trovano in mostra collezioni permanenti e temporanee. Curiosità: un tempo il lungomare arrivava fino al fortino, sulla Strand Street (strada della spiaggia), ma negli anni quaranta con la costruzione del nuovo porto la terra smossa è stata utilizzata per ampliare il centro, che ora rimane tagliato fuori dall’accesso al mare.
Il Waterkant e Greepoint sono quartieri molto vivi e gay friendly. A Cape Town la comunità gay e lesbica è numerosa e bene integrata, tanto da far soprannominare la città la “San Francisco africana”. Nel Waterkant e a Greenpoint troverai oltre a negozi e centri commerciali, numerosi bar e locali notturni frequentatissimi, dei quali soltanto pochi sono dedicati esclusivamente ai gay.
Il vicino Bo Kaap è caratterizzato da casette multicolori particolarmente fotogeniche, e dalla popolazione prevalentemente mussulmana, per il momento non ha molti locali o negozi ma molti giovani yuppies stanno comprando e ristrutturando case in questa zona, e sicuramente seguiranno ristoranti e negozi.
Il Waterfront è il vecchio porto di Cape Town, ancora in uso per imbarcazioni di tonnellaggio minore, ma che è stato trasformato in una zona pedonale di centri commerciali e ristoranti, con vista sui moli e una spettacolare Table Mountain. E’ un quartiere estremamente sicuro dove muoversi anche la sera, dal momento che tutti i negozi rimangono aperti fino alle 21.00 e alcuni anche oltre, e che i vari ristoranti e locali rimangono attivi fino a tardi. D’estate ci sono manifestazioni e concerti gratuiti all’aperto in un piccolo anfiteatro detto appunto Amphitheatre.
Nel Waterfront si trova anche il Two Oceans Aquarium, che si consiglia senz’altro di visitare.
A sud del centro
Procedendo verso sud Sea Point è il primo quartiere che si incontra. Qui gli abitanti di Cape Town vengono a sgranchirsi le gambe dopo il lavoro per una passeggiata o una corsa sul famoso lungomare detto Promenade, o per fare una gita in canoa. Per maggiori informazioni vai alla pagina su Sea Point.
Più oltre ci sono le spiagge di Clifton e la baia di Camps Bay, dove è tradizione prendere l’aperitivo con vista sul tramonto.
Dall’altra parte della montagna ci sono i giardini botanici di Kirstenbosch, un grande parco sulle pendici della montagna. D’estate ogni domenica ci sono concerti all’aria aperta o summer sunset concerts, si arriva prima per fare il picnic o prendere l’aperitivo sui prati verdissimi, in coppia, con gli amici o in famiglia.
Per informazioni sulla visita ai quartieri sulle coste della penisola vai alla pagina Penisola del Capo.
Le township
Appena fuori Cape Town, lungo la strada per l’aeroporto, si stendono baraccopoli che sembrano infinite, casette di lamiera che si susseguono, con i fili elettrici sospesi a ragnatela e le file di cabine/bagni pubblici sul lato.
Le baracche costituiscono un anello che circonda la zona residenziale con casette in muratura, una volta che si penetra oltre la striscia di baracche per arrivare alle case il livello di povertà rimane più o meno uguale, con qualche eccezione per esempio nella township di Langa.
La maggior parte della popolazione nera di Cape Town vive qui, e la maggior parte dei bianchi non vi si reca sia per mancanza di interesse sia per problemi di sicurezza. Per chi sente di voler vedere anche questa parte di Cape Town, oltre ai tour organizzati, ci sono eventi cui può valer la pena partecipare. Uno di questi è il barbecue domenicale da Mzoli, un macellaio dove la carne scelta viene grigliata e servita in grandi vassoi. Portarsi da casa piatti e posate. Musica dal vivo.
Attività all’aria aperta
Cape Town è una città ideale per le attività all’aria aperta, sia per la vicinanza di mare e montagna, sia per il clima che anche in inverno offre spesso giornate di sole e bel tempo.
Le attività di mare e montagna vengono descritte nella pagina delle spiagge o della Table Mountain.
Cartine e guide
Se hai intenzione di esplorare Città del Capo e la Garden Route, o se ti stai per trasferire, ti consigliamo di procurarti una guida dedicata – che però si trova solo in lingua inglese – come la Lonely Planet o la Rough Guide che comprendono entrambe Cape Town, Winelands e Garden Route.
Se vuoi una guida in italiano c’è l’ottima Lonely Planet del Sud Africa, edizione del 2016, mentre per chi ama le guide illustrate c’è la Mondadori che però non ha edizioni recentissime.
Per le cartine vedi la pagina cartine.
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